E’ stata una
delle sette
fondatrici del
movimento “
Donna Agrà”.
Tracciare un
ritratto di Anna
salvati non è
certo un compito
facile per chi,
come il
sottoscritto, a
conferma del
monito del
trovatore
provenzale
Jaufrè Rudel “
Un’ amicizia fra
un uomo ed una
donna
intellettuali è
qualche cosa
meno dell’amore,
è qualche cosa
piu’
dell’amicizia
comune”, la
segue dal primo
incontro che
risale al maggio
1977.
Nata nel 1948
sin
dall’adolescenza
rivelò una
passione per
tutto ciò che è
cultura e,
ultimati gli
studi, sotto la
guida del
pittore Gastone
Biggi intraprese
l’attività
artistica con
delle tempere
che
entusiasmarono
quanti ebbero
occasione di
ammirarle.
Nel 1976 iniziò
la
partecipazione a
collettive
promosse da vari
Enti come si
evince anche dal
materiale
documentario
dell’Accademia
de “ La Fucina”
collocato
nell’Archivio
Bio –
Iconografico
della Galleria
d’Arte Moderna e
Contemporanea di
Roma. Molta
strada ha
percorso da quel
lontano 1978
anno in cui,
come si rileva
dal “ Secolo
d’Italia” (n.34
del 10
febbraio),
meritò il Primo
Premio per la
grafica in una
rassegna
organizzata dal
Centro
Espansionistico
Divulgazione
Artisti Romani.
Decisionismo e
felice
intuizione
supportati da
occhi magnetici
fanno della
Salvati una
donna completa e
la pongono alla
attenzione di
quanti, come
lei, credono che
i valori
spirituali non
debbano essere
soffocati da
quelli
materiali. Oltre
a questa testata
diversi organi
di stampa – tra
cui “ Il
Giornale del
Mezzogiorno”,
“Il Vantaggio”,
“ L’Eco del
Sud”, “ Il
Messaggero”, “
Il Popolo”, “
Italia Sera”,
“Vita” e altri,-
si sono occupati
di Anna Salvati
in occasione di
manifestazioni
culturali nelle
quali si è
imposta e delle
trenta personali
allestite non
solo nel Lazio,
ma anche in
Abruzzo.
Anche la poesia
ha avuto un
ruolo
determinante
nella sua vita
di donna
sensibile:
infatti, come si
desume dal
quotidiano “ Il
Tempo” nel 1978
(n.276 dell’8
ottobre), fu tra
la ristretta
rosa dei
premiati nel
certame”
Francesca
Mezzasalma” e
nel tempo suoi
componimenti
poetici sono
stati inseriti
nell’antologia “
Canti oltre la
Rete” e
applauditi nel
corso delle
tornate del
Cenacolo
partenopeo “
Spadaro”.
Già presidente
della Biennale
d’Arte e Cultura
di Poggio
Nativo, Comune
che il 19
settembre 1982
le conferì la
Cittadinanza
Onoraria, è
stata una delle
sette fondatrici
del movimento “
Donna Agrà”
voluto da Sante
Monachesi ed
attualmente è
Direttore
Artistico
dell’Associazione
Culturale “
Interteam Club”.
Con l’offerta di
sue opere ha
arricchito i
monte premi dei
concorsi
nazionali
letterari
intitolati alla
pittrice Rosanna
Zona e
all’omonimo mio
Avo, campione di
tiro a segno,
consentendo la
realizzazione di
un connubio tra
letteratura ed
arte.
L’ammissione in
Sodalizi
Culturali,
l’inclusione in
repertori
biografici fra
cui “ Annuario
Comed”, “ Le
Muse”, “ Momenti
e presenze
italiane” e “ Un
Anno d’Arte”
nonché
lusinghieri
apprezzamenti di
appartenenti al
mondo culturale
quali Renato
Civello,
Crescenzo Di
Paola, Grazia
Gasperoni,
Sandra
Giannattasio,
Trento Nanni,
Luigi Tallarico
e Oreste Toscano
sono la migliore
testimonianza
del valore
artistico della
Salvati.
Barone Raffaele
Marino |