Contrariamente
ad altri artisti
nei quali
l’affermazione
del linguaggio
personale
prevale sino a
creare lavori
consenzienti
all’esigenza
della forma,
Anna Salvati,
che pure è
stilista
raffinata sino
all’edonismo
omerico delle
forme, sente,
piu’ che le
apparenze, le
segrete quanto
sempre diverse
modulazioni che
le
determinazioni
interiori del
colore
riflettono sui
corpi d’arte e
le loro
fisionomie di
civiltà
ancestrali (
Porta Kosmica
olio su tela
80x80 ).
Nelle opere
stilisticamente
contentissime la
Salvati osserva
una
concentrazione,
che rivela
intelligenza
ritmica e
sensitività, e
con una pittura
ricca e
luminosa, ma
anche con
sottili tocchi e
ineffabili
assembramenti-colore
ed ombre
scorrevoli e
lambenti, ferma
un’attenzione
interiore che
s’apre con una
esperta
consapevolezza.
Le opere della
pittrice sono
costruite con
incisivi piani
che risultano da
impianti
destinati dal
colore; le
immagini sono
attuate con la
pennellata
direzionale,
animata da luci,
con concessione
descrittiva e
naturalistica.
La
concentrazione
luminosa, nel
lavoro ottenuto,
si solleva con
impeto, sembra
restituire
moltiplicata la
luce che riceve
( Campinfiore
olio su tela,
80x80 ).
La Salvati
addensa in una
visione
istantanea,
raccolta nel
punto piu’
emotivo, una
rappresentazione
la cui vicenda
non si
partecipa, ma
emerge di
lontano al suo
momento
culminante.
La pittura della
Salvati fonda
fasci di luce
multipli, di
composizioni
articolate e
gesticolate di
una manovra
cromatica
continuamente
insorgente (
Conflitto
intolleranza,
olio su tela,
70x100 ).
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